Il fuoco dice la verità. Il fuoco è sincero. Il fuoco è diretto.
Se la legna è asciutta lo dice chiaro, e la fiamma è vivace, e si espande rapida, e scalda intensamente, e danza possente. Se invece la legna è di cattiva qualità, se è mezza marcia, oppure, se è ancora fresca del taglio, se non è maturata per mesi nella legnaia, la fiamma lo dice. Non arde bene, non prende, fatica, e sbuffa fuori l’acqua sotto forma di vapori candidi.
Il fuoco mette in luce l’essenziale, lo tira fuori bruciando le scorie.
Minerale grezzo diventa ghisa, capace di resistere, di assumere e mantenere una forma, di diventare a sua volta acciaio e poi mille altre cose.
Il fuoco è in grado di affinare ciò che è rozzo, è in grado di distillare, di separare, di distinguere.
E’ iniziato un nuovo anno. Abbiamo polmoni per respirare. Le parche ci hanno concesso altro tempo, e quel che ne faremo dipende da noi. Solo da noi.
Nostra è la responsabilità. Nostra la scelta.
Il metallo si purifica con il fuoco. Ebbene, questo è il momento di fare chiarezza e vedere di quale materiale è fatta la nostra vita, assediata da mille cose superflue e impegni non autentici, fasulli, vuoti. A noi la scelta: stare a soffocare, oppure mettersi a cercare ciò che è importante, veramente, per noi.
Il metallo si purifica con il fuoco. Detto chiaro: con il coraggio di analizzare a fondo la nostra vita per vedere ciò che resiste, ciò che conta, ciò che è essenziale. Il coraggio di conquistare la consapevolezza, il coraggio di sognare un nuovo orizzonte, il coraggio di dare fondamenta a quel sogno e di affinare azioni conseguenti.
Il fuoco dice sempre la verità.